Ruriko Aoyama per meglio adattarsi alla vita sociale e scolastica da neo-liceale si è sempre comportata come se la grande voglia blu, un nevo di Ota, che le copre parte del viso non le desse fastidio. Un giorno, leggendo il taccuino in cui il nuovo insegnante responsabile della classe ha preso appunti su tutti i suoi studenti, vede che accanto al suo nome non è riportato nulla. Quando Ruriko chiede spiegazioni, Kanda confessa il suo segreto: il professore è affetto sin dalla nascita da prosopagnosia, un disturbo basato su un deficit cognitivo-percettivo che non consente di riconoscere i volti delle persone. L'uomo è quindi costretto a prendere appunti per memorizzare gli studenti e i colleghi che lo circondano, tutti tranne lei perché riesce a riconoscerla grazie a quello che per lui è un bellissimo alone blu.

I sentimenti di Ruriko sono finalmente venuti a galla. La gita scolastica ha inizio in un'atmosfera di imbarazzo e disagio. Lo sguardo gentile che il professor Kanda le rivolge, durante un'esperienza come maiko a Kyoto, le fa battere ancora più all'impazzata il cuore in petto. La prosopagnosia contribuisce ad accorciare le distanze anche tra Shirakawa e Kanda e il loro atteggiamento nei confronti di Ruriko inizia a cambiare...