Androide fuori controllo, pazzamente innamorato di Lubna, Ranxerox viene creato da Stefano Tamburini nel 1978 sulle pagine della storica rivista Cannibale. Dopo un'altra apparizione su Il Male, Ranxerox assume la sua forma definitiva con storie più lunghe e dai colori iperrealistici sulle pagine del fondamentale periodico Frigidaire, grazie al talento grafico di Tanino Liberatore (coadiuvato all'inizio da Andrea Pazienza). In anni più recenti, Liberatore ha portato a termine l'ultima storia del personaggio, lasciata incompiuta da Tamburini, con ai testi Alain Chabat.
Dalla Roma ipertecnologica e tentacolare di un immaginario futuro a una New York totalitaria di qualche anno dopo, le avventure del personaggio prefigurano il successivo movimento cyberpunk. Ultraviolento, figlio dell'Italia delle Brigate Rosse e dello stragismo di matrice nera, fortemente sessuato e senza alcun tabù, Ranx è un personaggio cult che ha
rivoluzionato gli anni Ottanta e cambiato per sempre il fumetto mondiale.
Il volume è l'edizione definitiva delle storie del personaggio, supera per completezza e accuratezza filologica le altre pubblicazioni in commercio, ed è completato dagli originali contributi critici di Luca Boschi e Michele Mordente, tra i massimi esperti del fumetto di quegli anni.