Con questo terzo volume, si conclude Gen di Hiroshima, l’opera storica più importante del fumetto giapponese. Elaborando la sua esperienza di sopravvissuto alla bomba, Keiji Nakazawa racconta la storia de l giovane Gen Nakaoka, che lotta per vivere e mantenere la sua umanità tra le rovine di Hiroshima nel 1945. In quest’ultimo volume, Gen si confronta con la durezza del Giappone postbellico nei primi anni Cinquanta e prende infine la decisione di diventare un artista. Un’opera monumentale che può essere paragonata senza timori al Maus di Art Spiegelman, autore che ne ha riconosciuto la fondamentale influenza sul suo lavoro. Dal libro, che non ha mai smesso di destare polemiche anche in Giappone ed è stato tradotto in quindici lingue, sono stati tratti due film d’animazione, un film in tre parti, uno spettacolo teatrale, una serie televisiva e un musical.

Il feudo di Tengai è governato dalla crudele principessa Sagiri, che regna nel terrore, tra contadini lobotomizzati e ninja che si sfidano ad inventare armi sempre più assurde. Adepta della arti magiche, Sagiri è finora riuscita a mantenere il potere. Ma fino a quando? Shintaro Kago trasferisce la sua fantasia senza limiti nel Giappone medievale e mette in scena un vero e proprio parco a tema infernale. Un susseguirsi delirante di colpi di scena e invenzioni visive, dove la lotta per il potere viene sommersa dall’umorismo macabro e sca- broso del nuovo genio del manga.

Munakata è un professore di antropologia che studia i legami fra folklore, favole e avventimenti storici: è convinto che molti delle leggende che molti pensano siano interamente inventate siano in realtà basate su eventi reali. La storia narra delle sue ricerche.

Proseguono le indagini del professor Munakata, nei suoi viaggi tra le zone rurali del Giappone sulle tracce di leggende e misteri perduti nel tempo. Sconosciute razze di ragni, popolazioni che venerano i cani e con loro hanno strani legami, topi che infestano un’isola, ma anche giganteschi soldati di ferro… Per Munakata perfino una favola come quella di Biancaneve e i sette nani può nascondere legami incredibili tra antichità e presente, tra Oriente e Occidente, in un continuo scambio tra popolazioni estinte, racconti del folklore e un presente del quale solo pochi studiosi conoscono le radici.Nato dalla penna del maestro Yukinobu Hoshino, Gli strani casi del professor Munakata è un manga avvincente, ricco di storia, mito e avventura.

Una moderna diga su un fiume causa la rivolta degli abitanti di un piccolo borgo che cela un antico mistero. Una nobile famiglia nasconde segreti che porterebbero alla conoscenza del mistero della vita eterna. Due fratelli allevatori di bestiame ci conducono alla scoperta di specie animali perdute nella memoria.Questi e altri ancora sono i casi che affronta il professor Munakata indagando nei più lontani e dimenticati meandri del Giappone e della sua storia millenaria.Il terzo volume de Gli strani casi del professor Munakata del sensei Yukinobu Hoshino è una lettura ricca di azione e mistero.

YUKINOBU HOSHINO, MAESTRO INDISCUSSO DEL MANGA FANTASTICO, CON IL PROF. MUNAKATA CI PORTA ALLA SCOPERTA DEI MITI E DELLE LEGGENDE GIAPPONESI CERCANDO DI TRACCIARE UNA CONNESSIONE TRA QUESTI E GLI AVVENIMENTI STORICI CHE HANNO SEGNATO LO SVILUPPO DELLA CIVILTÀ UMANA.Nel quarto appuntamento l’antropologo Munakata sarà alle prese con i seguaci di un culto religioso, il cui simbolo è il malvagio dio indiano “Dakini”. Questo gruppo ripugna la civiltà scientifica e predica di tornare alla natura perché è il progresso che ha causato il riscaldamento globale e i disastri nucleari. Ma che connessione c’è tra la loro fede, gli incidenti nucleari che si sono verificati uno dopo l’altro e la leggenda della “Volpe a nove code”?

Attraverso un tour in cui sono previste sette tappe, il Professor Munakata e alcuni suoi colleghi saranno protagonisti di un fantastico viaggio dal Kanto al Kyushu. Queste destinazioni erano state pensate dal monaco Tenkai, le quali formano misteriosamente la costellazione del Grande carro sulla mappa del Giappone.Munakata ripercorre altri miti del Sol Levante, quello che vede protagonisti Izanagi e izanami, la separazione fra il regno dei morti e le misteriose rivelazioni di Kukurihime.Ancora, il mito del coniglio di Inaba, fortemente radicato nella cultura giapponese. Infine, il professore indaga sui kappa, figure folkloristiche giapponesi e sul loro legame con il clan Taira.

Proseguono le avventure fanta-archeologiche del professor Munakata, alla continua ricerca della verità segreta che si cela dietro i racconti e le leggende dell’antico passato!Nel corso dei suoi peregrinaggi, l’ombroso professore ritroverà Yukio, una ragazza conosciuta quando era giovane e in balia di se stessa. Questo nuovo incontro aprirà un mondo di nuove e incredibili scoperte...

IL PROFESSOR MUNAKATA ALLE PRESE CONIL MISTERO CHE LEGA DUE GRANDI CONDOTTIERI: GENGIS KHAN E KUBLAI KHAN.In questo nuovo volume delle sue avventure, il professorMunakata sbarca nelle steppe eurasiatiche per verificare laleggenda secondo la quale Minamoto no Yoshitsune era inrealtà Gengis Khan. Giunto a destinazione, la sua attenzionesi concentra sulla figura del fondatore dell’impero mongolo esu quella di Kublai Khan, protagonista de “Il Milione” di MarcoPolo e primo imperatore della dinastia cinese Yuan, che minacciò a più riprese il Giappone. Qual è la relazione tra questidue protagonisti della storia orientale e i loro due imperi?

Nell’Europa cristiana dei tempi antichi, il drago era il simbolo del male, ma in Cina era una bestia sacra che simboleggiava l’imperatore. Qin Shi Huang, il primo imperatore della dinastia Qin, era chiamato il Drago Ancestrale, mentre Liu Bang, fondatore della dinastia Han, si diceva fosse figlio di un drago. Influenzato da ciò, l’imperatore Tenmu si considerò il figlio del drago e realizzò le sue ambizioni, maquale fu il suo destino in seguito?La domanda che si poneil professor Munakata è “Qual è il processo della creazione della falsificazione del dio serpente?”